Rocca Imperiale è il nome dato al bellissimo borgo in omaggio a Federico II di Svevia che fece costruire il maestoso castello del luogo. La storia del paesello ha inizio con la costruzione del castello tra il 1220 e il 1225, le case si sviluppano a gradinata ai piedi della fortezza. I viottoli, le diverse cappelle e le ripide salite che portano al castello danno vita al centro storico del borgo. Con il passare del tempo, il lento abbandono del paese, ha determinato lo sviluppo del centro abitato nella zona dello scalo nei pressi del meraviglioso mar Jonio.
La strategica posizione geografica di Rocca Imperiale rappresenta ancora oggi un’importante via di comunicazione tra la Basilicata, la Puglia e la Calabria. La ricchezza della collina e della montagna retrostante, la posizione geografica strategica tra il Parco Nazionale del Pollino, la piana di Sibari e il Metapontino, rappresentano per Rocca Imperiale un importante richiamo turistico tra gli itinerari calabresi.
Entrato a far parte dei borghi più belli d’Italia nel 2018, Rocca Imperiale, presenta una serie di attrazioni turistiche di elevato valore storico, artistico e culturale.
Il Castello Svevo
L’imponente Castello, posto sulla sommità del colle su cui sorge il paese, venne fatto costruire da Federico II di Svevia nel 1225 in un luogo di grande importanza militare a controllo del golfo di Taranto. Della fortezza originale rimangono ancora una torre semicilindrica, il portale di accesso, una parte della pavimentazione della parte di accesso e le semicolonne che lo decorano. All’interno della fortezza sono ancora visibili un’antica cucina, lavatoi, fuochi e forni ed una scuderia per i cavalli. Nel 1717 i duchi Crivelli effettuano numerose modifiche all’interno del maniero, aggiungendo grandi fabbriche sovrastanti che resero il Castello una piccola reggia affrescata nei suoi saloni. Gli importanti lavori di restauro, effettuati nel corso degli anni dall’Amministrazione Comunale, hanno reso possibile l’accesso a gran parte della fortezza mediante l’organizzazione di visite guidate.
La Chiesa Madre
La Chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria rappresenta la prima chiesa sorta a Rocca Imperiale. Situata nel cuore del centro storico venne costruita ai tempi dell’Imperatore Federico II di Svevia, così come attesta l’antico campanile. La struttura è di stile romanico puro con un ingresso principale e uno secondario dal lato opposto, e presenta grandi incisioni paleografiche poste al di sotto del campanile.
Con il passare del tempo sorsero nel centro storico diverse chiese: quella di San Giovanni (quattrocentesca); la Chiesa del Rosario, poi quella del Carmine e, infine, quella di San Biagio.
Attualmente è possibile visitarle prenotando la visita guidata del “Cammino tra Fede & Arte”.
Il Monastero dei Frati Osservanti
Costruito intorno al 1580, il Monastero dei Frati Osservanti è situato ai piedi del centro storico di Rocca Imperiale. La struttura non si discosta molto dal classico modello dell’architettura francescana, e come tutti i conventi dell’epoca si compone di un chiostro con cisterna, porticato, celle e Chiesa.
Da pochi anni all’interno del Monastero è possibile visitare il bellissimo museo delle cere e il museo del mare.
Il Santuario Madonna della Nova
L’antica tradizione vuole che la Cappella del Santuario Madonna della Nova sia stata edificata per volere di un principe pellegrino che, dopo essere naufragato sulle coste di Rocca Imperiale marina, si ritirò sull’altura antistante all’approdo per fare preghiera di ringraziamento e penitenza. L’episodio citato accadde intorno al 1400, ma nulla si sa riguardo alla celebrazione della festa di quell’epoca. La solennità della Madonna del 2 luglio divenne patronale subito dopo l’invasione dei Turchi del 1644. il 29 giugno di quell’anno comparve una grande flotta turca che assalì il paese mentre gli abitanti dormivano. Questi, svegliati di soprassalto e ritenendo impossibile ogni difesa, si rifugiarono nel Castello Svevo. Nonostante l’assedio, i turchi non riuscirono ad impadronirsi della roccaforte. In questa triste circostanza il popolo, raccolto nel castello, dal quale si scorgeva da lontano la chiesetta della Madonna della Nova, fece voto di solennizzare in perpetuo la data se fosse stato liberato dal pericolo e se avesse subito il danno minimo. E la grazia, venuta il giorno successivo, fu ritenuta un segno della protezione divina, di cui bisognava mantenere sempre vivi la riconoscenza e il ricordo attraverso le generazioni future.
Chatta con WhatsApp